Endurance… questo nome ci riporta ad una delle più straordinarie storie dell’esplorazione, un incredibile fallimento per quanto concerne lo scopo del viaggio, ma una prova di tenacia, coraggio e generosità d’animo che non ha eguali e che fa dimenticare il perché, questi 28 uomini, si trovarono nel 1915 a dover affrontare un eccezionale inverno sulla banchisa del Polo Sud. L’obiettivo del comandante Ernest Shackleton, supportato dalla fame di prestigio britannica e dallo spirito avventuriero dei suoi uomini, fu quello di attraversare per la prima volta l’Antartide via terra, a piedi, con slitte trainate da cani per 2.900 chilometri. Per questo furono organizzate due missioni navali, la prima con l’Endurance attraverso il mare di Weddell per raggiungere il punto di partenza e, la seconda con la nave Aurora, che avrebbe dovuto accogliere e riportare a casa gli esploratori dall’altra parte dell’Antartide, sulla costa del mare di Ross. Quello che fermò da subito la missione fu un imprevisto inverno, talmente rigido, che bloccò ed intrappolò nel pack la robustissima rompighiaccio a vapore Endurance, fino a stritolarla ed affondarla il 21 novembre 1915 a causa della tremenda pressione del ghiaccio sullo scafo. L’equipaggio si trovò così a lottare per la sopravvivenza, dormendo per 5 mesi in tenda sul ghiaccio, sopportando temperature che arrivarono a -45° e con a disposizione solo tre scialuppe lunghe 6 metri che servirono per portare tutti in salvo quando il ghiaccio si fosse sciolto ed a percorrere poi i 1.600 chilometri di mare che li separavano dal primo avamposto abitato dove poter chiedere soccorso.
Tutta quest’epica avventura fu filmata e fotografata da uno dei membri dell’equipaggio, il documentarista australiano Frank Hurley, che ne fece un film spettacolare e di grande impatto emotivo. La pellicola uscì nelle sale nel 1919 con il titolo “South – Sir Ernest Shacketon’s Glorius Epic of the Antartic”.
Questo capolavoro poco conosciuto del cinema muto, viene presentato oggi con l’accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Radio Days movie, per l’occasione in formazione combo con 6 musicisti: quattro strumenti a fiato con accompagnamento di pianoforte e basso.
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