Circolo Oltrisarco

Il cinema muto diventa protagonista

Il gruppo dedicato alla musica per immagini in realtà non nacque per il cinema muto, ma fu un esperimento che mi venne in mente partendo dalla mia storica formazione di amici musicisti, i “Radio Days”, che esisteva sin dal 1995. La storia della formazione swing la trovate nella pagina precedente (1995 – RD swing), ma per quello che riguarda i Radio Days movie, ci allacciamo al 2009, quando ci ritrovammo in quartetto a suonare swing stile Frank Sinatra presso un ristorante di Rovereto.

Con la classica promessa di “non perderci di vista”, ognuno di noi poi riprese la propria strada, ma io avevo già in mente l’idea di provare qualcosa di diverso dal repertorio che ci seguiva da ormai 15 anni: scrivere e suonare delle musiche originali, che servissero a commentare delle immagini. Mi feci così passare da un amico una mini selezione di film muti per scegliere qualche cosa che mi piacesse e fu subito un colpo di fulmine, perché mi appassionai a questo tipo di film ed iniziai a cercarli ed a guardarli, con curiosità, uno dopo l’altro.

Così scelsi un titolo su cui lavorare e mi misi all’opera, salvo prima convincere i Radio Days a partecipare a questa mia nuova iniziativa. Mi è capitata casualmente per le mani la lunga mail con la quale cercai di coinvolgere il gruppo, mettendoli anche in guardia circa le difficoltà che “forse” avremmo incontrato, ma stranamente non ho trovato le risposte…

Fatto sta che, ad un certo punto, iniziammo a provare presso il Centro Musica di Trento (quello “vecchio” in via Degasperi) e vi rimanemmo più o meno un anno, finché non fummo finalmente pronti per suonare dal vivo, in sincrono a vista, con il film. L’approccio (rimasto sempre il medesimo) è quindi quello dell’epoca dei film muti, quando non esistevano “aiuti tecnologici” per legare la musica alle immagini, ma solo l’esperienza e le indicazioni in partitura.

Bookique_2011

2011/12: Berlino – sinfonia di una grande città

Il primo esperimento

Quello che scelsi per scrivere le mie prime musiche, fu un film che mi affascinò subito per le sue straordinarie immagini che mi immersero in un mondo lontano ma anche famigliare, in una città molto avanzata socialmente e tecnologicamente, dove tutto sembra seguire una certa armonia ed un certo ritmo. Stiamo parlando di “Berlino – sinfonia di una grande città” del regista Walther Ruttmann, pellicola risalente al 1927, girata quindi in piena Repubblica di Weimar in un clima decisamente esaltante che, a mio avviso, traspare dalle immagini. Il film, lo si intuisce dal titolo, ebbe già in origine un legame molto forte con la musica dato che, contrariamente a quanto succede di solito, venne montato seguendo il ritmo di una sinfonia scritta in precedenza e quindi, per una volta, non fu la musica ad adattarsi alla pellicola, ma viceversa.

Personalmente non volli ascoltare le musiche di Edmund Meisel per non farmi influenzare al momento di scrivere ed, anche in futuro, mantenni questo principio per tutti i film che musicai; preferisco sempre partire da zero, per poter descrivere in libertà quello che le immagini mi trasmettono.

Il gruppo musicale fu quindi quello “swing”, con Luca Rubertelli al sax tenore e soprano, il sottoscritto al pianoforte, Claudio Lombardi al basso acustico e Maurizio Ghezzer alla batteria. Il debutto fu presso il bar letterario Bookique di Trento il 26 novembre 2011 con doppia proiezione, seguirono una replica al Cineforum di Bolzano, una al teatro Don Bosco di Pergine ed infine un mattinée al cinema Astra di Trento.

Nota rilevante di questo primo lavoro è la magnifica locandina in acquerello di Mirka Perseghetti, che ha certamente contribuito in modo decisivo nel coinvolgere il numeroso pubblico che venne ad ascoltarci. Nell’illustrazione, ispirata alla locandina originale del film di Ruttmann, c’è il ritratto del gruppo al completo!

Berlino_Perseghetti

2013: The Harold Lloyd project

Nuovo gruppo musicale

Dopo uno sforzo di un anno di prove per un così esiguo numero di concerti, il gruppo “swing” mi confesso che avrebbe preferito rimanere tale, ed evitare futuri coinvolgimenti in progetti con musica originale sincronizzata dal vivo ad un film. Cercai quindi nuovi musicisti; del quartetto originario mi segui solo Claudio al basso (che rimase sempre nel gruppo), così dovetti cercare una voce solista, e trovai David Andreatta che suonava sia il sax baritono che il clarinetto, nonché un nuovo batterista, e scelsi Thomas Samonati.

L’idea di scegliere Harold Lloyd nacque dalla visione di un suo cofanetto di film muti che mi piacque molto, ed anche dal fatto che, pur essendo un comico straordinario, non è certo fra quelli più conosciuti. Mi sembrò quindi interessante proporre qualche cosa che non fosse stato già troppo visto. Pensai a due fra i suoi ultimi corti che realizzò: “Numero, prego?” del 1920 e “Viaggio in paradiso” del 1921; le trovate esilaranti di Harold Lloyd ritengo siano ancora divertentissime anche se è passato un secolo, e di questo trovammo conferma durante i nostri cine concerti, quando udimmo il pubblico divertirsi e ridere di gusto.

Presentammo questo lavoro al Bookique il 9 marzo 2013, lo portammo al Cineforum di Bolzano ed a Casa Lamar (Centro Trentino di Solidarietà). Nel corso di quell’anno si aggiunse al gruppo il trombonista Fabrizio Carlin, amico musicista che ben conoscevo dato che fece parte dei Radio Days Dixieland Band per parecchi anni, così il gruppo divenne ufficialmente un quintetto. Tempo di arrangiare e provare nuovamente le partiture per il nuovo musicista ed, il 24 novembre 2013, fummo pronti per il cinema Astra (in foto). E’ con questo progetto che iniziai ad usare il nome “Radio Days movie” per distinguerlo dal gruppo swing che, più saltuariamente, continuò la sua attività in parallelo.

 Astra_2013

Queste due comiche vennero replicate nel giugno del 2014 presso il comunity cafè “The Social Stone” con Sergio DeCarli, il batterista con il quale stavamo suonando in quel momento, e vennero riprese anche in un altro progetto “di emergenza”, ma di questo ne parleremo più avanti. Durante l’ultimo concerto al Social Stone, venne realizzato un video dimostrativo per divulgare la nostra attività e quella del locale, disponibile sul nostro canale YouTube.

2013: Combat de boxe

Prima registrazione per un DVD del Cineforum di Bolzano

Con il Cineforum di Bolzano, che all’epoca era molto attivo con la programmazione di cine concerti e ne proponeva regolarmente uno al mese, collaborammo non solo suonando nella loro piccola ma deliziosa saletta di proiezione, ma partecipando anche a varie loro iniziative. Una di queste fu la realizzazione di un commento musicale per un corto del quale acquisirono i diritti e produssero un DVD. L’idea interessante fu quella di proporlo a vari musicisti e di compilare poi il DVD con diversi accompagnamenti dello stesso film, così da poter vedere quanto la musica potesse cambiare la percezione delle immagini. Il regista di questo breve documentario surrealista è Charles Dekeukeleire, un belga certamente poco conosciuto, ma che tornerà in futuri progetti Radio Days movie. “Combat de boxe”, suo primo esperimento del 1927, descrive un incontro di boxe con l’uso di tecniche di avanguardia quali le sovrimpressioni ed immagini in negativo con montaggio molto veloce.

Con il quartetto con David, Claudio, Thomas ed il sottoscritto, riuscii a coinvolgere anche Luca Rubertelli con il sax tenore, con la promessa che si sarebbe risolto tutto con un’unica prova con registrazione, senza impegni futuri.

Così il 20 febbraio registrammo in quintetto (dal vivo, tutti assieme, senza canali separati; come avremmo poi fatto sempre anche in futuro, e come di fatto si faceva negli anni ’20…) presso la sala prove della banda di Pergine che, per diversi anni, fu il nostro fondamentale punto di appoggio per prepararci ai concerti.

Combat de boxe_02

2013: Soiree Lumière

Partecipazione in duo al progetto di Tiziano Popoli

Sempre nel 2013, il compositore Tiziano Popoli mi chiese di far parte di un suo progetto dedicato ai fratelli Lumière, che prevedeva la partecipazione come musicista con la sua “Istant Composing Orchestra”, e come compositore, musicando un paio di film dei celebri fratelli di Lione.

Partecipai all’iniziativa con Fabrizio Carlin ed inaugurai così una versione “semplificata” a duo pianoforte e trombone dei Radio Days movie, che poi avrei ripreso più avanti in varie occasioni. Scrissi così le musiche di due corti Lumière dedicati ai bambini: “Bataille d’oreillers” del 1898 ed “Enfants jouant aux billes” del 1896.

Il progetto di Tiziano ebbe due repliche; la prima presso il Cineforum di Bolzano il 25 ottobre 2013 e la seconda, qualche giorno dopo, al cinema Astra di Trento.

 Tiziano Popoli

2013: La perle

Seconda registrazione per un DVD del Cineforum di Bolzano

Quell’anno scrissi anche le musiche, che poi registrammo, per un secondo DVD che venne prodotto dal Cineforum di Bolzano con la stessa interessante tecnica “multi musicale” di “Combat de boxe”. Sempre del regista belga Charles Dekeukeleire assieme ad un altro belga, Henry d’Ursel, musicai “La perle” del 1929, che penso si possa definire come un medio metraggio “etereo e surrealista”, che mi appassionò molto per la sua narrazione (tutta senza didascalie) sempre a cavallo fra la realtà e la fiaba. Registrammo con la stessa tecnica dal vivo e nello stesso posto a Pergine in un un’unica sessione: il 14 ottobre 2013, con il quintetto composto da David, Fabrizio, Claudio, Thomas e me.

Kissa Kouprine

2014: Nord Europa 1929

Terzo cine concerto del gruppo

Dopo aver scritto e provato con il gruppo le musiche per un medio metraggio di 35 minuti come “La perle”, mi sembrò un peccato utilizzarlo solo per il DVD del Cineforum di Bolzano, e decisi così di presentare questo lavoro anche per dei cine concerti dal vivo. Mi misi a pensare cosa si potesse abbinare a questo film così particolare, e mi venne l’idea di affiancarlo ad un documentario che mi piaceva molto (primo punto in comune!), che proveniva anch’esso dal Nord Europa e che venne presentato nello stesso anno di “La perle”. Nacque così “Nord Europa 1929” con il film di Henri D’Ursel ed il documentario olandese “Regen” di Joris Ivens.

Quest’ultimo ritengo si possa definire come pura poesia d’immagini, nel quale la pioggia di Amsterdam fa da protagonista assoluta. Secondo la storia del cinema, Ivens girò per la sua città per un anno intero con la cinepresa, per raccogliere “sufficiente” materiale da condensare nei 14 minuti di durata del suo documentario.

Thomas Samonati, batterista professionista impegnato in un sacco di formazioni, fu costretto a lasciarci e così venne a sostituirlo Roberto Prudel, al centro, nella foto qui sotto. Il quintetto per il progetto è quindi sempre con due fiati front line, David e Fabrizio, ed accompagnamento con il classico trio piano – basso – batteria.

Si fecero solo tre repliche: la prima al Bookique il 22 marzo 2014 (in foto), poi per il circolo ARCI di Ora presso l’affascinante ex stazione ferroviaria della linea Ora–Predazzo, ed infine al Cineforum di Bolzano.

NE29 al Bookique 22 marzo 2014 - foto di gruppo

2014: Demo per Pergine Spettacolo Aperto

Registrazione in sala prove

Nel 2014 e negli anni a seguire, ci furono diverse iniziative legate al centenario della Grande Guerra e, fra queste, ne venne indetta una da “Pergine Spettacolo Aperto”, così pensai di mandare una demo di un progetto (che ancora non c’era…) e musicai un estratto di qualche minuto da “Charlot soldato”, importante ed irriverente film che Charlie Chaplin realizzò nel 1918, quando la guerra non era ancora finita.

Registrammo il 12 febbraio 2014 con il nuovo quintetto con Roberto alla batteria, non fummo accettati nel bando, ma questa registrazione fu l’inizio per il progetto dell’anno seguente. Curiosità: questa breve demo è quello che conta il maggior numero di visualizzazioni sul nostro canale YouTube.

Charlot soldato - 1918

2015: La Grande Guerra nei cinema di un secolo fa

Progetto audio video ed incidente diplomatico

Visto che ormai mi ero lanciato con “Charlot soldato”, decisi di proseguire sul tema della Prima Guerra Mondiale, ma questa volta non volli solo presentare un gruppo di film muti musicati, ma cercai di creare una specie di spettacolo “completo” senza interruzioni, con delle presentazioni “ponte” che spiegassero il perché della scelta dei film proposti, legandoli fra loro. Innanzitutto presi il documentario “Bellezze italiche: Trento e dintorni” del 1912 di Piero Marelli, con l’intento di raccontare come eravamo prima della guerra; poi scelsi il film d’animazione “L’affondamento del Lusitania” di Winsor McCay del 1918, per mostrare “un episodio di guerra a cartoni animati” e, per ultimo, l’intervento in guerra di Charlie Chaplin, con “Charlot soldato”, sempre del 1918. Feci quindi delle brevi introduzioni con spezzoni e didascalie inserite prima dei film con lo scopo di contestualizzarli, il tutto musicato dall’inizio alla fine.

Ahinoi anche Roberto Prudel ci dovette lasciare, così al quintetto dovetti cambiare nuovamente batterista e venne a suonare con noi Sergio DeCarli, visibile nella foto seguente. Primo cine concerto al comunity cafè “The Social Stone” di Trento, poi ancora al Bookique ed infine, in maggio, presso l’ex segheria di Terlago per la biblioteca intercomunale di Vezzano, Terlago e Padernione.

Dopo quest’ultima data, mi scrisse via mail la Cineteca di Bologna che, per conto della Fondazione Chaplin mondiale, mi intimò di non proiettare più “Charlot soldato” non per questione di diritti d’autore, ma perché i film muti più importanti del grande maestro vennero musicati dal regista stesso negli anni cinquanta e, da allora, non è possibile visionarli se non con le musiche che lui scrisse. La cosa mi lasciò perplesso, poiché nel corso degli anni vidi ben più di un film di Chaplin con musiche originali e ben diverse da quelle del maestro, ma naturalmente rinunciai alla discussione immaginandomi già in carcere a suonare “Jailhouse rock” stile Blues Brothers e quindi, di conseguenza, rinunciai definitivamente a replicare il progetto.

Social_Stone_HL

2015: Il cinema a cavallo della Grande Guerra

Il recupero di compromesso

La lettera della Cineteca di Bologna troncò un progetto piuttosto articolato per il quale avevamo speso tempo ed energie, ma non solo: il 31 luglio avevamo già fissato una data con il programma con Chaplin a Pergine, all’aperto, nel cortile di un palazzo storico del centro. Che fare? Per non sfidare gli avvocati della Fondazione Chaplin e per non rinunciare all’impegno preso a Pergine, decisi di “rimpastare” il materiale che avevamo a disposizione e così nacque “Il cinema a cavallo della Grande Guerra”, nel quale feci convergere il documentario “Bellezze italiche: Trento e dintorni” (in foto) con le due comiche di Harold Lloyd “Numero, prego?” e “Viaggio in paradiso”, cambiando dei filmati di raccordo e modificando un po’ il tema del progetto.

Sarebbe stato proprio un peccato rinunciare a questo cine concerto, perché fu veramente un grande successo di pubblico, in una bellissima serata estiva sotto le stelle.

Number, please!

2015: Le origini del cinema in Francia

Un lavoro tutto per duo pianoforte e trombone

Parallelamente allo sfortunato lavoro sulla Grande Guerra, nel 2015 decisi di provare a scrivere un intero programma per duo pianoforte e trombone, con l’idea di raccontare cronologicamente un percorso fra i muti francesi a partire, naturalmente, dai fratelli Lumière. “Milan: Place du dôme” del 1896 è un classico loro: un documentario da un minuto con cinepresa fissa, panorama di una città (Milano, in questo caso) e la gente che passa, a seconda dei casi, indifferente o curiosa. Il secondo corto lo inserii per ricordare una grande regista donna, assoluta pioniera del cinema ed oggi quasi dimenticata; sto parlando di Alice Guy, per la quale scelsi un suo corto molto spiritoso del 1898: “L’aveugle fin de siécle”. Non poteva poi mancare il mago del cinema George Melies, con una sua pellicola straordinaria colorata a mano del 1902, “Le voyage de Gulliver a Lilliput et chez les geants”. Invece poco noto è certamente Albert Capellani, che decisi di ricordare con il suo film drammatico (di 10 minuti!) “La fille du sonneur” del 1906. Di seguito il primo film d’animazione europeo “Fantasmagorie” di Émile Cohl del 1908 e poi una divertente comica del maestro Max Linder “Max fait de la photo” del 1913. A concludere il percorso, un film di taglio più moderno e di carattere fantascientifico: “Paris qui dort (3 A.M.)” di René Clair del 1923, con strepitose scene riprese in cima alla torre Eiffel.

Veganima 06

La prima fu per il ristorante “Veganima” di Arco (TN) il 26 novembre del 2015 (in foto), ma seguirono varie repliche fino al 2017: Social Stone, Bookique (due proiezioni fuori programma, perché non tutti riuscirono a starci nella saletta per la prima), Cineforum di Bolzano, Castel Pergine per la rassegna “Scirocco”, Villa Cinespa di Alano di Piave (BL) per l’associazione “Libero pensiero” e presso l’osteria Rive di Cartigliano (VI).

2015: I marziani vegani

Omaggio agli amici di Veganima

Per la prima di “Le origini del cinema in Francia” che portammo al ristorante “Veganima” di Arco, decisi di aggiungere un estratto musicato di 5 minuti dal film di fantascienza “Himmelskibet” del danese Holger Madsen del 1918 poiché, in questa pellicola, gli abitanti extraterrestri sono tutti vegani. Nell’estratto, si assiste alla discussione fra i terrestri che sparano baldanzosi ad un volatile per mangiarselo e gli abitanti del pianeta che, scioccati, spiegano che non è assolutamente necessario mangiare animali per vivere, ma che piuttosto bisogna imparare a convivere con loro. E pensare che questo film è di più di un secolo fa!

A_Trip_to_Mars_aka_Himmelskibet

2016: I racconti di Serenella

Fiabe per bambini, questa volta senza film

Dall’incontro con Francesca Girardi nacque l’idea di musicare tre suoi racconti per bambini con il proposito di farne un CD autoprodotto e di proporre poi le letture con musica dal vivo. I tre racconti ruotano tutti attorno alla vita in fattoria di Serenella e del suo gatto Tomeo.

Fu un approccio musicale diverso, visto che l’interazione musicale questa volta non riguardò delle immagini, ma una voce narrante e considerato anche che il “target” di ascolto sarebbe stato quello di bimbi della scuola materna o dei primi anni delle elementari.

Registrammo a Pergine nello studio di “Orizzonti Sonori” in quartetto senza batteria con David, Fabrizio, Claudio ed il sottoscritto, oltre ovviamente alla voce narrante di Francesca. Il CD venne notevolmente arricchito dalle illustrazioni di Mirka Perseghetti e venne realizzato con una gradevole confezione in cartoncino.

CD_fronte

Portammo poi il progetto dal vivo nel 2016 presso la casa di riposo di Lavis per “Mondo bimbo”, a Pergine per “Abracadabra” ed al Social Stone per una merenda pomeridiana; per chi fosse interessato, ci sono ancora CD disponibili!

Lavis_RD_kids

2016: Amor pedestre

Bonus per i cine concerti in duo

Questa comica italiana di Marcel Fabre del 1914 è talmente assurda ed all’avanguardia, che decisi di scriverci delle musiche, perché non si sa mai! “Amor pedestre” è tutto girato inquadrando solo le scarpe degli attori che, a modo loro, sono incredibilmente espressive e riescono a raccontare la loro storia.

Pensai al duo con Fabrizio ed, una volta pronto, lo aggiunsi come eventuale bis per “Le origini del cinema in Francia” e lo presentai per la prima volta il 6 maggio 2016 al Cineforum di Bolzano. Questa comica, in seguito, la utilizzai anche in altri contesti.

Amor_pedestre

2016: Histoire de detective

Grandi cambiamenti nel gruppo, e di conseguenza nella musica

Con il progetto del 2016 decisi di provare ad escludere la batteria dalla formazione e scrivere dunque musiche solo per quartetto, per vedere di nascosto l’effetto che fa… Inoltre fu l’anno in cui David Andreatta ci dovette lasciare perché, a breve, si sarebbe trasferito a vivere in Francia e quindi dovetti pensare ad un nuovo solista da affiancare a Fabrizio. Ebbi la fortuna di incrociare Ivan Marini, grande polistrumentista che iniziò proprio con questo film una lunga collaborazione con i Radio Days movie suonando, vari tipi di sassofoni, il clarinetto ed il clarinetto basso, nonché il flauto traverso. Per allargare ancora di più la tavolozza sonora a disposizione, pensai di riprendere a suonare l’helicon da alternare occasionalmente al pianoforte e, di conseguenza, dovetti chiedere a Claudio di usare sia il basso che la chitarra, a seconda delle esigenze.

Ma parliamo ora del film: “Histoire de detective” è un altro film (del 1929) del belga Charles Dekeikeleire e, la scelta, ricadde su questa particolare “commedia” di avanguardia molto moderna perché, in teoria, si sarebbe dovuto ripetere l’esperimento DVD con la Cineteca di Bolzano. Quindi registrammo in sala prove a Pergine tutte le musiche nell’estate 2016, ma poi il DVD non si realizzò, principalmente credo perché non vi furono altri gruppi che parteciparono. La registrazione montata sul film finì così sul mio canale Youtube e ci trovammo a suonare dal vivo un film non proprio “facile”, ma che venne comunque apprezzato.

Prima l’11 novembre 2016 al Social Stone, poi cinema Astra (in foto), Bookique e, nel gennaio 2017, a Veganima dove, dopo esser riusciti a sistemare il gran numero di strumenti che suonavamo noi quattro nello spazio limitato di un ristorante, il proiettore a metà film si guastò e dovemmo sospendere la serata.

Astra_2016

2016/19: Dentro al film – laboratorio di composizione per immagini

Corso a Milano con la compositrice di musica per film muti Francesca Badalini

So che apparentemente questa personale parentesi didattica con Francesca Badalini che seguii per tre anni non centra molto con la storia del gruppo, ma in realtà mi va di citarla perché servì ad allargare la mia esperienza ed, alcuni dei lavori che nacquero per questi corsi, finirono poi nel repertorio Radio Days movie.

Per la prima edizione presentai due film: “Attraverso la Sicilia” di Piero Marelli del 1910 e l’interessante “Suspense” di Lois Weber del 1913, il primo per solo piano ed il secondo arrangiato per trio con Marco Cristiani alla chitarra elettrica e Gianfranco Messina al violino, oltre a me al pianoforte. Nell’edizione 2017/2018 portai una versione ridotta della comica “La febbre degli scacchi” di Vsevolod Pudovkin del 1925 arrangiata per Marco e Gianfranco, oltre ad Anne Marie Wille al piano ed al sottoscritto al basso tuba. L’ultima volta che partecipai, ebbi l’opportunità di musicare un corto sonoro (grande novità!) contemporaneo dal titolo “Anna” (disponibile in YouTube) con la partecipazione, oltre al mio pianoforte, di Marco Cristiani alla chitarra elettrica, Isabel Gallego Lanau al violino (in foto, durante la registrazione) ed Emiliana Parenzi Colombo al flauto.

registrazione per Anna

Non sono mancati un paio di film muti: “Gatto pazzo e le saette” (Felix the Cat) di Pat Sullivan e Otto Messmer ed un estratto da “Cyrano de Bergerac” di Augusto Genina del 1925, entrambe arrangiate per duo con Silvano Leonelli; il primo Helicon – tastiere ed il secondo piano a 4 mani. Dimenticavo; tutti i cine concerti di fine corso si sono tenuti presso la prestigiosissima sede del M.I.C., il Museo Interattivo del Cinema di Milano, nella foto qui sotto.

Suspense al MIC di Milano

Nel maggio del 2018, grazie alla scuola musicale SIMM di Milano che ospitò questi seminari, partecipai a Piano City, rassegna milanese dedicata tutta al pianoforte. Per l’occasione arrangiai per piano a 4 mani (che suonai con Gianfranco Messina) “Le piano irresistible” di Alice Guy del 1907 e, per solo piano, un estratto di “Le mani dell’altro” di Robert Wiene del 1924.

2017: Art Pot

Incontro con la poesia di Sara Fruner

La scrittrice e poetessa Sara Fruner, all’epoca si era da poco trasferita a New York e, nell’occasione di una breve vacanza in Trentino, ci sentimmo e decidemmo di organizzare questo programma che mescolava la sua poesia con la musica ed il cinema. Nel progetto coinvolsi Fabrizio Carlin al trombone ed io suonai sia il pianoforte che l’helicon. Visti i tempi stretti, in parte utilizzai materiale che avevo già pronto ed in parte musicai qualche film nuovo. La scaletta prevedeva di alternare letture di poesie di Sara a brani musicali ed a brevi film muti, in tutto otto.

Presentammo: “Amor pedestre”, “Bataille d’oreillers”, “Fantasmagorie”, “Suspense” ed “Attraverso la Sicilia” di cui abbiamo già parlato, ed aggiunsi “Les Kiriki, Acrobates Japonais” del grande manipolatore d’immagini che è Segundo de Chomon (1907), “L’homme orchestre” di George Melies (1900) ed “Homorous of funny faces”, primo film d’animazione USA di James Stuart Blackton del 1906.

Due furono le possibili date prima del ritorno a New York di Sara: l’11 maggio 2017 al Social Stone (in foto) ed il 17 maggio presso Bookique.

Art Pot al Social Stone 1

2017: Storia di erbe fluttuanti

Il Giappone entra in repertorio

Da tempo ero incuriosito dal cinema muto orientale ed in particolare da quello giapponese, così decisi di musicare un film del più grande regista giapponese di tutti i tempi, Yashujiro Ozu, e scelsi “Storia di erbe fluttuanti” del 1934. La delicata storia della compagnia di teatro itinerante e delle relazioni del suo capocomico, mi lasciarono proprio di stucco, anche grazie alla scelta dell’inquadratura ed al ritmo “giapponese” del montaggio scelto dal grande regista. Si sviluppò quindi un progetto musicale piuttosto originale, con un certo approfondimento delle parti arrangiate per i due fiati a disposizione. Il quartetto è lo stesso di “Histoire de detective”, solo che, in un primo momento, Fabrizio venne sostituito dal professionista Demetrio Bonvecchio al trombone, per poi reintegrarsi nel progetto nel 2019. Proposi la cosa anche a Yomoyamabanashi, l’associazione italo giapponese di Trento, e ne furono entusiasti, supportandoci con i loro soci.

Il successo di questa musicazione venne certamente decretato anche dalla locandina in acquerello di Mirka Perseghetti che, con una sola immagine, riassunse tutta la poesia del film.

La prima, con Demetrio al trombone, fu presso il cinema Astra di Trento il 28 novembre 2017 e poi seguì il Social Stone; nel 2018 il Cineforum di Bolzano (purtroppo fu l’ultima data della loro programmazione mensile di cine concerti), l’osteria Rive di Cartigliano (VI) e la festa del rione di san Martino a Trento “Il fiume che non c’è”. Ultime due repliche nel 2019 con Fabrizio: a Pergine nell’ingresso del nuovo teatro, ed al San Marco di Trento per il Cineforum.

locandina "Storia di erbe fluttuanti"

2018/22: USA vs URSS comiche a confronto

Primo lavoro tutto senza pianoforte, ma con il basso tuba

Dopo tanta poesia, pensai di tornare alle comiche e proporre qualcosa di semplice e divertente. Presi quindi due comiche americane ed una russa per offrire al pubblico la possibilità di confrontare le diverse comicità a parità di periodo storico, gli anni venti. Era inoltre da tempo che volevo provare un intero programma con il basso tuba (e di conseguenza con Claudio Lombardi alla chitarra, al posto del basso acustico) e l’occasione delle comiche mi parve perfetta. Scelsi, nell’ordine, “Il capro espiatorio” di Malcom StClair con Buster Keaton (1921), “La febbre degli scacchi” di Vsevolod Pudovkin (1925) ed “Il teatro” di Eddie Kline, sempre con Buster Keaton, del 1921.

Quindi quartetto con Ivan Marini al C-melody sax e flauto, Fabrizio Carlin al trombone, Claudio Lombardi alla chitarra ed il sottoscritto al basso tuba (nuovo, nuovo): prima al Social Stone il 28 settembre 2018. Replica nel 2019 ancora al Social Stone ed all’osteria Rive (foto sotto, con Giovanna) di Cartigliano e poi ci fermammo, perché arrivò un lavoro più “urgente” di cui parleremo a breve e perché arrivò il COVID, che fermò tutto.

USAvsURSS_Rive_2019

Questo progetto godette però di una “rinascita”, dato che lo ripresi in mano nel 2022 quando il gruppo era già un quintetto, grazie all’arrivo di Lorenzo Sighel al sax alto e soprano. Arrangiai nuovamente il tutto per il nuovo organico e con la nuova tecnica di arrangiamento che nel frattempo acquisii, cambiai qualche brano che non mi piaceva più e tornai a proporlo, di fatto, come un progetto nuovo.

Nuova prima, quindi, per il Cineforum Trento al teatro San Marco il 22 marzo 2022, poi allo Stenglerhof a Fiè allo Sciliar (BZ), al Molin de Portegnach a Faver (TN), al Circolo Oltrisarco di Bolzano, al cinema Dolomiti di Lavarone (TN), al cinema Paradiso di Folgaria ed, ad agosto 2022, per il “Nuovo Astra” all’aperto in centro storico a Trento (in foto). Purtroppo, questa dell’estate 2022, fu l’ultima collaborazione con Ivan Marini.

Nuovo Astra all'aperto

2018: Vado a radermi

Proposta non utilizzata per un salone da barba

Quello che all’epoca era il mio parrucchiere di fiducia, decise di allargare il proprio salone con una sala da barba molto raffinata e si propose di organizzare una solenne inaugurazione con musica ed intrattenimenti vari. Me ne parlò e subito gli proposi l’idea di proiettare una comica, che già conoscevo, imperniata proprio su una barberia, e magari qualche altro corto per completare la serata: ne fu davvero entusiasta.

Così musicai “Je vais me faire raser” di Alfred Machine del 1914, lo provammo e lo registrammo in duo pianoforte – trombone con Fabrizio e lo feci anche vedere al committente ma alla fine, non solo non se ne fece nulla, ma non ebbi neppure una parola di ringraziamento. Talvolta ho l’impressione che si possa pensare che scrivere musica, arrangiarla, sincronizzarla ad un film e prepararsi per suonarla dal vivo non costi nulla… Di fatto, cambiai parrucchiere.

Raser01

2018: Muti nello stesso piatto

Prima “commessa esterna”

Al cinema Astra a vedere e sentire “Storia di erbe fluttuanti” venne anche l’organizzatrice del festival di cinema e cibo “Tutti nello stesso piatto” e, rimasta entusiasta del lavoro e mi propose di partecipare all’edizione 2018 del festival che si sarebbe tenuta a novembre. Fu naturalmente una grande notizia: prima volta che qualcuno mi incarica di musicare dei muti “ex-novo” e di suonarli poi con il mio gruppo musicale ad un festival di cinema! Allo stesso tempo fu anche una sfida con il tempo, perché scrivere, arrangiare e provare avrebbe richiesto non poco impegno, quando in parallelo avevamo già dei progetti in corso con delle date fissate. Ovviamente accettai e mi misi subito all’opera; il materiale mi venne fornito direttamente dalla Cineteca di Bologna (la stessa della lettera per il film di Chaplin…) che provvide a realizzare tre montaggi da scegliere di corti o spezzoni di muti che avessero a che fare con il cibo. Quello che scelsi iniziava con due corti dei fratelli Lumiére, “Peche aux sardines” del 1896 e “Le gouter des bebés” del 1897; in seguito un documentario italiano del 1910 “Polentone a Pont Canavese” di regia sconosciuta, un estratto ed un corto di George Melies, “Barba Bleue” del 1901 e “Sorcellerie culinaire” del 1904, un documentario inglese in Kinemacolor “Le thé: culture, récolte, préparation industrielle” del 1909, un estratto de “Il garzone di macelleria” di Roscoe “Fatty” Arbuckle del 1922 con Buster Keaton, uno spezzone di “I genitori di mia moglie” di Buster Keaton del 1922, un estratto dal celebre “Il monello” di Charlie Chaplin del 1921 e la comica completa, sempre di Chaplin, “Charlot al pattinaggio” del 1916.

Fu proprio una bella esperienza, ed il 9 novembre fummo pronti con una settantina di brani diversi per la prima presso il teatro Melotti di Rovereto e la replica al cinema Astra il 14 novembre; qui venne esposta, in occasione del festival, una mostra di acquerelli di Mirka Perseghetti dedicati al cinema ed al cibo dal titolo “Attore non protagonista”. Portammo questo programma nel 2019 anche fuori dal festival, prima al Social Stone e poi al cinema Esperia di Padova (in foto). Dimenticavo; solito collaudato quartetto con Ivan, Fabrizio, Claudio e me, sia con pianoforte e basso che con tuba e chitarra.

RD all'Esperia 01

2018: Charlot ingombrante

Registrazione per amici

Quando seppi che degli amici erano stati proprio a Venice – California, volli far loro conoscere il primissimo film di Charlie Chaplin che girò in quella località turistica nel lontano 1914: “Charlot ingombrante” o meglio “Kid auto races at Venice Ca”, nel quale Chaplin intralcia insistentemente le riprese di una corsa di automobiline per bambini. Per mostrare il corto agli amici, registrai nel 2018 in solo piano un accompagnamento che finì sul mio canale Youtube.

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2019: Dr Pyckle and Mr Pride

Esperimento di arrangiamento per banda

Più di una volta, tornando dalle prove a Pergine in macchina con Ivan Marini, buttai li l’idea di provare a musicare un muto per banda, ben consapevole che Ivan dirigesse la banda Mascagni di Bolzano. Alfine ci decidemmo: eravamo ad inizio anno e pianificammo già la data e la struttura della serata: si sarebbe svolta in occasione dell’annuale appuntamento del concerto di Natale della banda ed avremmo messo in scaletta un paio di muti con la banda in sincrono, qualche celebre musica da film (che nel repertorio bandistico non manca mai) ed avremmo suonato anche con i Radio Days movie, che avrebbero portato un paio di comiche da “USA vs URSS”.

Iniziammo con la scelta dei film: decidemmo di musicarne uno io ed uno Ivan e, per me, scelsi una comica del 1924 che adoro e che mi fa sempre ridere quando la vedo: “Dr Pyckle and Mr Pride” di Stan Laurel. Non ancora in coppia con Oliver Hardy, in questo corto da 21 minuti Stan Laurel interpreta a modo suo la celebre storia del dottor Jackill e mr Hide, con delle espressioni ed azioni da cattivo che trovo siano irresistibili. Ivan invece scelse un documentario su Giacomo Puccini del 1915 e così ci mettemmo all’opera per essere pronti, a settembre, per iniziare le prove con la banda.

Partii come mio solito con rigo musicale e matita provando gli arrangiamenti con il pianoforte ma, ad un certo punto, dovetti cedere: sia per il numero di voci da gestire (24 in totale) che per il lavoro di trasporto delle parti che avrei dovuto poi fare, iniziai ad usare un programma a computer per la videoscrittura musicale (Musescore, per la cronaca…) e, devo ammettere, da allora non l’ho più abbandonato, pur passando sempre dal piano e dalla carta per la composizione e l’arrangiamento iniziale.

Le prove in banda furono piuttosto impegnative per tutti, maestro compreso, e suonai volentieri anch’io in organico con il basso tuba, oltre a Fabrizio con il trombone. Infine arrivammo al 7 dicembre al teatro Cristallo di Bolzano e fu proprio una bella serata; peccato solo che poi, nonostante il lavoro di un anno fra arrangiamento e prove, di questo cine concerto non seguì nessuna replica. Perlomeno registrai il tutto e, la comica di Stan Laurel con il mio unico arrangiamento per banda, è visibile ed ascoltabile sul mio solito canale Youtube.

Banda Mascagni - Cristallo 2019 - 07

2020: Sicilia primi ‘900

Omaggio al mio luogo di vacanze preferito

Partendo dal corto di Piero Marelli “Attraverso la Sicilia” del 1910 che musicai per i seminari di Milano nel 2017, un po’ alla volta trovai una serie di brevi filmati degli anni dieci del novecento, e così pensai di farne un programma da cine concerto per la formazione in duo con Fabrizio, pianoforte e trombone. Per anni sono stato in vacanza in Sicilia con la mia famiglia e, l’idea di dedicargli un intero progetto, mi piacque molto. La preparazione proseguì un po’ a singhiozzo, ma alla fine avevamo pronti nove documentari molto belli, suddivisi per argomenti: “Introduzione all’isola” con “Attraverso la Sicilia” e “Monreale” del 1914, “Il lavoro” con “Fabbricazione dei carretti siciliani” del 1910, “Estrazione del sale in Sicilia” del 1912 e “L’industria dell’argilla in Sicilia”, di Piero Marelli del 1910, di seguito “La natura pericolosa” con “Etna” non datato e “Terremoto a Messina” del 1909 ed infine “Palermo” con “Palermo, capitale della Sicilia” del 1914 e “Nella conca d’oro”, ancora di Piero Marelli, del 1910. Dove non ho indicato il regista, è perché non se ne hanno notizie.

Prima dal vivo al Social Stone il 24 gennaio 2020… vi dice nulla questa data? Pochi giorni dopo il COVID bloccò tutto e di questo progetto non ne feci più niente, ma confido un giorno, magari, di portarlo proprio in Sicilia.

Argilla in Sicilia - le decorazioni

2020: Il ferro di cavallo

Partecipazione al concorso di Spazio Betti

A novembre 2020, come tanti altri, in famiglia ci ammalammo tutti di COVID e, durante il lungo periodo di isolamento forzato prima dell’agognato tampone negativo, il mio amico Yann Esvan super appassionato di cinema muto, mi girò un bando per un concorso che sarebbe scaduto di li a pochi giorni.

L’associazione culturale Spazio Betti di Fermo nelle Marche indette un concorso per musicare un corto inedito (colorato a mano) che aveva trovato e restaurato: “Il ferro di cavallo” di Chamille de Morlhorn del 1909… come si dice? Tentar non nuoce; così in tre giorni scrissi le musiche e me le registrai a casa con il mio piano elettro acustico CP-70 e spedii il tutto. Naturalmente non vinsi, però fui felice di aver partecipato e di aver avuto un piacevole diversivo durante l’isolamento.

Il ferro di cavallo 01

2021: Blackmail

Il gruppo si allarga a quintetto con tre fiati

Nel cassetto avevo sin dal 2018 le musiche per questo particolarissimo film che doveva “solo” essere arrangiato e provato con il gruppo. Fra la sovrapposizione di altri lavori, lo scoraggiamento e le pause forzate del COVID, arrivammo solo nell’estate del 2021 a suonarlo dal vivo. Stiamo parlando di Alfred Hitchcock che, forse non tutti lo sanno, iniziò la sua sfolgorante carriera con il cinema muto e, “Blackmail” del 1929 segnò proprio il passaggio al cinema sonoro, poiché venne completato come film muto e, forzato dalla produzione, venne successivamente reso sonoro. Rimase quindi nella storia del cinema come il primo film sonoro del maestro, nonché come primo film sonoro inglese. La versione muta venne da tutti un po’ dimenticata, ma lo stesso Hitchcock l’ha sempre considerata molto più espressiva e profonda di quella “adattata” a film sonoro e quindi decisi di dedicargli un progetto. Come si può immaginare, si tratta di un thriller con colpi di scena e momenti di tensione notevoli, oltre ad avere un finale spiazzante e delle caratteristiche che Hitchcock riprenderà nei suoi futuri lavori e che diventeranno un suo marchio di fabbrica.

Per l’arrangiamento tergiversai un po’, anche perché ero intenzionato ad allargare il gruppo a quintetto per poter sviluppare arrangiamenti più articolati ed interessanti, così dovetti attendere di incontrare Lorenzo Sighel, che si unì ai Radio Days movie con i suoi sax alto e soprano ed il suo stile molto jazzistico e moderno di improvvisare. Il resto del gruppo comprende sempre Ivan, Fabrizio, Claudio e me al pianoforte.

Dopo una “prova con pubblico” nel cortile di casa Sighel, presentazione ufficiale con il cinema all’aperto di Brentonico (TN) il 29 luglio 2021 (foto di Monica Condini qui sotto), repliche allo Stanglerhof di Fiè allo Sciliar, al teatro San Marco di Trento, al cinema Astra il 7 novembre (pochi giorni prima della chiusura per demolizione…) e presso il cinema Paradiso di Folgaria (TN).

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2021: Londra – entrata del cinematografo

Per il cinema Astra di Trento

Come ho scritto poc’anzi l’Astra, lo splendido multisala d’essai di Trento presso il quale abbiamo presentato praticamente tutti i nostri progetti più importanti, a fine 2021 chiuse i battenti, non per essere ristrutturato (era stato appena rinnovato in maniera eccelsa e non ne aveva certo bisogno), ma per essere demolito e per fare posto ad un ennesimo condominio di appartamenti lussuosi dai prezzi stratosferici.

Tutto ciò è avvenuto nell’indifferenza del comune e della provincia di Trento, che si sono visti cancellare senza battere ciglio un punto di riferimento culturale e sociale (per nulla in crisi) che faceva parte della città da settant’anni. Ma si sa che la cultura non è certo una priorità, meglio fare enormi investimenti nelle strutture turistiche o sportive, oppure nella rete viaria… tutte iniziative che fanno contenti la maggioranza della gente e quindi portano consensi e voti.

Pensando quindi ad Antonio Artuso, ultimo appassionato gestore di questo storico ormai ex cinema, ho musicato “Londres – Entrée du cinématographe”, un corto dei fratelli Lumière del 1896 che ci mostra un’inquadratura fissa dell’ingresso di uno dei primissimi cinematografi d’Europa, quello di Londra.

Registrammo il 14 dicembre 2021 durante una prova con il nuovo quintetto con Ivan al flauto, Lorenzo al sax soprano, Fabrizio al trombone, Claudio al basso ed io al pianoforte e pubblicammo in Youtube il nostro personale ringraziamento al nostro cinema preferito.

cinema Astra

2022: Assaggi di muto n. 1

Duo inedito per la “festa della musica”

Per la “Festa della musica” 2022 mi venne chiesto da un amico di partecipare all’edizione di Pergine con i Radio Days movie ma, dopo un breve giro di messaggi, scoprii che tutti i componenti del gruppo erano già impegnati tranne Claudio: quale migliore occasione per sperimentare il duo pianoforte e basso? Tanto più che avremmo dovuto suonare solo per tre quarti d’ora, in una corte molto carina e con a disposizione uno splendido pianoforte a coda.

Portammo un cine giornale molto interessante dal titolo “Il primo giro d’Italia” del 1907, recuperai “Fantasmagorie” di Émile Cohl del 1907 e “Je vais me faire raser” di Alfred Machine del 1914 e vi aggiunsi una versione piano/basso di un film che avrei poi arrangiato per il gruppo: il documentario “A proposito di Nizza” di Jean Vigo del 1930. Suonammo quindi il 18 giugno 2022 ed aggiunsi al titolo del progetto “n. 1” perché l’esperimento mi piacque e spero che si possa ripetere in altre occasioni.

Pergine_2022_duo

2022: Trombone & tuba

Ipotesi futura, per il momento sospesa

Durante il 2022 scrissi qualche arrangiamento pensando di affrontare un cine concerto tutto in duo con Fabrizio, però non con il pianoforte, ma con il basso tuba. Ci fu un precedente con “Art Pot”, nel quale inserii “Les Kiriki, Acrobates Japonais” in duo trombone ed helicon, ma non avevo ancora pensato ad un programma tutto con solo questi due strumenti.

Facemmo anche una prova per testare il risultato di questo abbinamento privo di strumenti armonici, ma poi partirono altri lavori prioritari e, per il momento, il progetto è nel cassetto in attesa di sviluppi.

Oltre al già citato cine giornale “Il primo giro d’Italia” del 1907, musicai una classicissima comica di Mack Sennett del 1913 dal titolo “Barney Oldfield’s race for a life” con Mabel Normand (in foto) come protagonista, ed un documentario del 1912 con regia sconosciuta: ”Da Gardone a Riva”, con riprese del percorso in battello lungo il lago di Garda.

Barney_Oldfield's_Race_for_a_Life

2022: Il punto di vista francese

Cambio di sonorità nel gruppo

Per il progetto con il gruppo al completo del 2022/23 volli riprendere innanzitutto un medio metraggio che scrissi ancora nel 2018 e che rimase poi fermo per vari motivi; la commedia d’avanguardia “La glace a trois faces”, “Lo specchio a tre facce” di Jean Epstein del 1927, un’analisi psicologica per immagini di un uomo, attraverso tre donne che ha frequentato e poi lasciato. Da abbinare a questo film molto moderno, pensai al primo film del famoso regista Jean Vigo: “A proposito di Nizza” del 1930, il documentario che suonammo a Pergine in duo con Claudio.

Per questo lavoro nel gruppo ci fu un avvicendamento: Ivan Marini, dopo sei anni di grande impegno con i Radio Days movie, decise di staccare per non sovrapporre troppi impegni musicali ed, al suo posto, chiamai un giovane e talentuoso trombettista che, naturalmente, cambiò molto la sonorità del gruppo: Stefano Eccher.

Il nuovo quintetto (in foto) quindi vede come solisti due ottoni, tromba e trombone, contrapposti ad un sax, oltre al solito pianoforte e basso acustico di accompagnamento. Prima il 20 dicembre 2022 per il Cineforum di Trento al teatro San Marco. E’ da sottolineare che, ormai, sono quattro anni di fila che veniamo inseriti nella programmazione del Cineforum Trento, che ci riserva sempre l’unico appuntamento in cartellone con la musica dal vivo.

Punto_vista_francese

2023: Immagini di Ostenda

Proviamo un po’ di solo piano

Durante le vacanze di Natale 2022 ho conosciuto un belga che è nato ad Ostenda, una delle poche località che ho visitato nel nord Europa. Già mentre gli parlavo, mi venne in mente che avevo visto un breve documentario, come sempre muto, sulla sua città: “Images d’Ostende” di Henri Storck del 1929, così pensai di mostrarglielo, non senza però un minimo di musica di accompagnamento…

Detto fatto, preparai le musiche, le registrai in casa in solo piano e misi il film in Youtube.

Ostenda Storck 01

2023: Il tesoro della caverna

Progetto in collaborazione con la Cineteca dello Stretto

E’ dall’otto maggio 2021 che gestisco un account Instagram (Radio_days_TN) nel quale pubblico settimanalmente qualcosa che riguardi il nostro gruppo e, grazie a questo social, ho conosciuto la realtà della neonata Cineteca dello Stretto (di Messina, naturalmente…). In breve, dopo esserci reciprocamente conosciuti, mi è stato affidato l’incarico di musicare un film inedito che è stato trovato e restaurato dalla cineteca: “Il tesoro della caverna”, un corto di avventura girato a livello amatoriale nel 1928 su formato Pathé Baby (9.5 mm) da un certo R. Gardenghi. Questo corto deriva a sua volta da un romanzo (ovviamente perduto) scritto dallo stesso regista dal titolo “L’occhio di Shivah”. Il ritrovamento a Siracusa in una scatola di latta dei negativi da montare con le istruzioni manoscritte per le sequenze e le didascalie, ha un non so che di magico!

Preparai le musiche per il nuovo quintetto (con Stefano alla tromba) e registrammo il tutto in sala prove il 30 gennaio 2023, per una volta senza Claudio Lombardi perché temporaneamente “fuori servizio” per motivi di salute e sostituito dal contrabbassista Luca Porcelluzzi. La speranza, naturalmente, è quella di suonare dal vivo questo progetto proprio in Sicilia…

Il tesoro della caverna 06

 

 

Segue il link alla lista dei film musicati (integralmente o parzialmente) e dei vari lavori in ordine di progetto Radio Days movie, aggiornata a marzo 2023, con i gruppi dei musicisti che vi hanno partecipato elencati in seguito. I film con la spunta, sono visibili (completi o degli estratti) sul canale YouTube “Michele Kettmaier” o dalla pagina “VIDEO” di questo sito. Oltre al titolo, ho indicato il regista, l’anno di uscita del film e la nazionalità; per conoscere meglio i film, potete cercare nella pagina “SCHEDE FILM” di questo sito.

lista dei_film musicati

RDm_2022_striscia_rid

Michele Kettmaier – marzo 2023 ©