The_Rink

SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: The rink

Titolo italiano: Charlot al pattinaggio

Regia: Charlie Chaplin

Anno: 1916 - Nazione: USA

Genere: comico

Durata: 25 minuti

Produzione: Mutual Film Corporation

Didascalie: ing – ita – Immagine: BN

Attori principali: Charlie Chaplin, Edna Pruviance

Trama: cameriere dai modi singolari, Charlot, compila il conto al cliente (Mr. Stout) in base alle tracce delle consumazioni su di esso, così l’unto di pomodoro sulla cravatta equivalgono ad una pasta, le macchie sulle basette al cocomero ecc. Singolare e sofisticata la preparazione del drink, travolgente la miscelazione nello shaker che rimarrà immobile nonostante il frenetico agitarsi di Charlot e singolari anche le portate, fra le quali un gatto che, intrufolatosi dalla cucina, sgattaiola da sotto il coperchio sul tavolo del cliente sbalordito.

Nella pausa pranzo Charlot si ritempra nella vicina sala da pattinaggio dove sorprende i presenti per l’abilità e la grazia, attirando l’attenzione di una bella pattinatrice, contesagli però da un cliente del ristorante (Mr. Stout) la cui precarietà sulle rotelle fornirà a Charlot la possibilità di ridicolizzarlo. La ragazza invita il cameriere, che a lei si presenta come nobiluomo, alla festa che ha organizzato per la serata proprio sulla pista. Alla ripresa del lavoro, Charlot, troverà ad attenderlo eccentriche coppie di amanti, gli uni interessati alle donne degli altri e viceversa. Tutti si ritroveranno alla festa sulle rotelle dove saranno più o meno vittime stordite dalle vorticose piroette di Charlot che alla fine sfuggirà anche da alcuni poliziotti intervenuti per riportare la calma, scappando in strada e allontanandosi sfruttando il traino di un’automobile di passaggio inseguito da tutta la comitiva.

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Storia: Sir Charles Spencer “Charlie” Chaplin (Londra, 16 aprile 1889 – Corsier-sur-Vevey, 25 dicembre 1977) è stato certamente il più celebre attore e regista (nonché produttore e compositore musicale) della storia del cinema del XX secolo. La sua storia ormai è piuttosto nota; pare che sia il personaggio sul quale siano state scritte il maggior numero di biografie e saggi e, nel 1992, il regista Richard Attenborough gli dedicò un film intitolato “Charlot”, interpretato da Robert Downey Jr.

Nato da due discreti attori di varietà con entrambe problemi con l’alcool, iniziò da bimbo a lavorare prima nel circo e poi in teatro. Con la compagnia di Fred Karno, dove lavorava con il fratello maggiore Spencer e con un certo Stanley Jefferson (meglio conosciuto come Stan Laurel), si recò due volte in tournee negli Stati Uniti e, la seconda volta, venne notato da Mack Sennett che, colpito dal suo stile improvvisativo e dalla sua straordinaria capacità espressiva, lo scritturò per la sua casa di produzione cinematografica, la Keystone, per la quale girò nel solo 1914 ben 35 cortometraggi. Egli non scriveva nulla, aveva in mente il film dall’inizio alla fine e lo descriveva agli altri attori durante le riprese. Già al suo secondo film si delineò il personaggio con bombetta e bastoncino che lo rese immortale in tutto il mondo e da li, la carriera fu a dir poco fulminante. Nel giro di pochi anni, dopo vari contratti sempre più ricchi, arrivò ad avere degli studios personali e fondò con Mary Pickford, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith la United Artists Corporation. Parecchi suoi film sono ormai pietre miliari della storia del cinema, basta citare “Il vagabondo”, “Il monello” o “La febbre dell’oro”, ed il suo personaggio, il “vagabondo” appunto, rimase sempre muto e girò il suo ultimo capolavoro “Tempi moderni” nel 1936, quando il sonoro aveva già preso piede da ben 9 anni. Dopo quest’ultimo film, pensò di convertirsi anche lui al sonoro, senza però indossare più la bombetta ed il bastoncino di bambù e, nel 1940, in piena Seconda Guerra Mondiale, girò “Il grande dittatore”, coraggiosissimo film con il quale ridicolizzò senza paura Adolph Hitler. Da sempre dichiarato ateo, la sua vita sentimentale è stata piuttosto travagliata e, nel 1952, venne accusato dal senatore Joseph McCarthy di comunismo e di conseguenza espulso dagli USA. Si stabilì così in Svizzera, dove morì circondato dai suoi numerosi figli il giorno di Natale del 1977.

Edna Pruviance - The rink

RADIO DAYS Movie

Il progetto: Questo corto fa parte del progetto “Tutti nello stesso piatto 2018”, lavoro commissionato da Mandacarù e Altromercato per la decima edizione del festival “Tutti nello stesso piatto” e che comprende complessivamente dieci brevi filmati fra spezzoni o pellicole complete, tutte in qualche modo legate al mondo dell’alimentazione. Le musiche sono pensate tutte per quartetto, con Fabrizio Carlin al trombone, Ivan Marini agli strumenti ad ancia o flauto, Michele Kettmaier al pianoforte o basso tuba e Claudio Lombardi al basso acustico o chitarra.

PROGETTO

Le musiche: tredici composizioni per accompagnare questo corto, scritte ed arrangiate da Michele Kettmaier nel 2018. Tra parentesi la numerazione progressiva delle composizioni.

Per te (292) – allegrotto moderato 3/4

Al ristorante (328) – bossa nova 4/4

Condimenti (296) – swing medio 4/4

mrs. Stout (329) – nervoso 7/8

Stesso tavolo (330) – lento 3/4

Camerieri (331) – swing medio 4/4

Le tazze (310) – veloce elegante 3/4

Pattini (332) – mosso 3/4

In pista (333) – vivace 3/4

mr. Stout (334) – nervoso 7/8

L’imbarazzo (335) – tango 4/4

La tavoladi Barbablu (300) – moderato 3/4

Ultima fuga (298) – veloce 9/8

Le esecuzioni dal vivo: due nell’ambito del festival, una presso il teatro Melotti di Rovereto il 9 novembre 2018 e la seconda il 14 novembre 2018 presso il cinema Astra di Trento ed altre fuori festival.

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